October 15th 2013

Babyloss Awareness Day

Arriverà un altro quindici ottobre.

Il settimo per me, che ho perso Lapo nel 2006 e conosciuto il BabyLoss Awareness Day  nel 2007.

il primo per molti nuovi neo-genitori in lutto, alle prese con un’assenza che è così insormontabile da sembrare definitiva.

Una data come un’altra per chi non conosce la realtà del lutto in gravidanza e dopo la nascita.

Una data, un giorno, 24 ore. Che senso ha “celebrarla”? Che senso ha ricordare tutti insieme in tutto il mondo i nostri figli fisicamente lontani e conosciuti per un soffio, ma ad oggi amati come e più del primo giorno? Che senso ha rischiare di soffrire, riaprendo le nostre ferite traboccanti di affetto? E ancora, ha senso “intristire” o “spaventare” chi non sa? Ha senso esporsi al mondo come “genitori in lutto”? O sarebbe meglio tacere, chiudersi, sforzandosi di dimenticare il 15 ottobre, il suo significato, l’onda di luce e tutto quanto?

L’Amore consapevole – 15 Ottobre BabyLoss Awareness Day 2013

Babyloss Awareness Day

Arriverà un altro quindici ottobre.

Il settimo per me, che ho perso Lapo nel 2006 e conosciuto il BabyLoss Awareness Day  nel 2007.

il primo per molti nuovi neo-genitori in lutto, alle prese con un’assenza che è così insormontabile da sembrare definitiva.

Una data come un’altra per chi non conosce la realtà del lutto in gravidanza e dopo la nascita.

Una data, un giorno, 24 ore. Che senso ha “celebrarla”? Che senso ha ricordare tutti insieme in tutto il mondo i nostri figli fisicamente lontani e conosciuti per un soffio, ma ad oggi amati come e più del primo giorno? Che senso ha rischiare di soffrire, riaprendo le nostre ferite traboccanti di affetto? E ancora, ha senso “intristire” o “spaventare” chi non sa? Ha senso esporsi al mondo come “genitori in lutto”? O sarebbe meglio tacere, chiudersi, sforzandosi di dimenticare il 15 ottobre, il suo significato, l’onda di luce e tutto quanto?