L’Amore consapevole – 15 Ottobre BabyLoss Awareness Day 2013

Babyloss Awareness Day

Arriverà un altro quindici ottobre.

Il settimo per me, che ho perso Lapo nel 2006 e conosciuto il BabyLoss Awareness Day  nel 2007.

il primo per molti nuovi neo-genitori in lutto, alle prese con un’assenza che è così insormontabile da sembrare definitiva.

Una data come un’altra per chi non conosce la realtà del lutto in gravidanza e dopo la nascita.

Una data, un giorno, 24 ore. Che senso ha “celebrarla”? Che senso ha ricordare tutti insieme in tutto il mondo i nostri figli fisicamente lontani e conosciuti per un soffio, ma ad oggi amati come e più del primo giorno? Che senso ha rischiare di soffrire, riaprendo le nostre ferite traboccanti di affetto? E ancora, ha senso “intristire” o “spaventare” chi non sa? Ha senso esporsi al mondo come “genitori in lutto”? O sarebbe meglio tacere, chiudersi, sforzandosi di dimenticare il 15 ottobre, il suo significato, l’onda di luce e tutto quanto?

13.10.2011

13 Ottobre 2011-13 Marzo 2006 A ritroso, la me di oggi, la non me di allora. Sono rami fioriti in fondo al nostro dolore. E l’azzurro risuona di te. Claudia Ravaldi 13°giorno del BabyLoss Awareness Month

12.10.2011

  Ogni bambino è unico. Ogni storia è speciale.Ogni genitore attraversa il suo dolore. Soltanto insieme, è possibile rompere il silenzio. BabyLoss Awareness: Sentire, Pensare, Agire. Claudia Ravaldi, 12°giorno del BabyLoss Awareness Month  

10.10.2011

(Ti) Aspettavo (embracing you in my womb) fremente d’attesa e di sogni. (Tu) Eri tu, ed (io) ero io. Non sei più, ed io nemmeno. (black shadow of my troubled soul). many moons passed away…(il mio cuore frantumato e ricomposto) (Ti) Sto aspettando (ancora). Cerco di te, nella luce che accade al buio (my whispered

09.10.2011

E adesso che tu non ci sei più, cosa rimane? Restano il cielo, la terra, le stagioni, il mare in tempesta e i giorni buoni. Restano vette aguzze di dolore, e sorgenti di puro amore. Restano nubi e arcobaleni, stelle cadenti e cieli sereni. Resta ciò che è stato, il condiviso senza presente senza passato.

08.10.2011

Genitore non è solo colui che stringe un figlio tra le braccia; genitore è anche chi un tempo ha atteso un figlio che adesso abita il suo cuore. Claudia Ravaldi 8 Ottobre 2011, 8° Giorno del babyLoss awareness month

07.10.2011

La mia vita si è aperta alla tua. Generato, desiderato, atteso. Cresciuto, amato e cullato da un oceano di progetti. La tua vita si è chiusa in me. Cerchio perfetto, nel silenzio fermo del mio essere. Resta di te una geometria sghemba tra l’ombelico ed il cuore. Resta la proiezione di te in tutti i

06.10.2011

Cosa me ne faccio di queste braccia vuote? Ci faccio culla per il mio cuore ferito, sponda per chi sta sbandando con me, moto perpetuo per non arrendermi al dolore, trampolino per sognare ancora. Claudia Ravaldi 6 Ottobre 2011, 6° giorno del babyloss awareness month

05.10.2011

Come stai? Così così… Ti vedo meglio! Dai!, secondo me il peggio è passato. Oppure (già meglio): Come ti senti? Non troppo bene… Mi dispiace, cosa posso fare per te? Anche se secondo me il peggio è passato. No. Non è il peggio ad essere passato. E’ il meglio, è mio figlio che è passato.