Vaiano – babyloss 2013

Babyloss Awareness Month 2013 – Incontri, cerimonia della memoria e lancio dei palloncini da parte della Associazione CiaoLapo onlus a Vaiano (PO) presso l’Ecoparco dell’Isola. [slickr-flickr search=”sets” set=”72157636596847116″]

Prato – babyloss 2013

Babyloss Awareness Month 2013 – Incontri, cerimonia della memoria e lancio dei palloncini da parte della Associazione CiaoLapo onlus a Vaiano (PO) presso l’Ecoparco dell’Isola. [slickr-flickr search=”sets” set=”72157636596847116″]

Chi siamo

di Claudia Ravaldi, Alfredo Vannacci Babyloss.info è il sito internet ufficiale dedicato alla promozione del mese della consapevolezza sulla perdita  di un bambino durante la gravidanza o dopo il parto. Per l’Italia la promozione di questo mese di sensibilizzazione educazione e celebrazione viene curato fin dal 2007 dall’associazione CiaoLapo, su incarico dell’International Stillbirth Alliance. Da

October 15th 2013

Babyloss Awareness Day

Arriverà un altro quindici ottobre.

Il settimo per me, che ho perso Lapo nel 2006 e conosciuto il BabyLoss Awareness Day  nel 2007.

il primo per molti nuovi neo-genitori in lutto, alle prese con un’assenza che è così insormontabile da sembrare definitiva.

Una data come un’altra per chi non conosce la realtà del lutto in gravidanza e dopo la nascita.

Una data, un giorno, 24 ore. Che senso ha “celebrarla”? Che senso ha ricordare tutti insieme in tutto il mondo i nostri figli fisicamente lontani e conosciuti per un soffio, ma ad oggi amati come e più del primo giorno? Che senso ha rischiare di soffrire, riaprendo le nostre ferite traboccanti di affetto? E ancora, ha senso “intristire” o “spaventare” chi non sa? Ha senso esporsi al mondo come “genitori in lutto”? O sarebbe meglio tacere, chiudersi, sforzandosi di dimenticare il 15 ottobre, il suo significato, l’onda di luce e tutto quanto?

L’Amore consapevole – 15 Ottobre BabyLoss Awareness Day 2013

Babyloss Awareness Day

Arriverà un altro quindici ottobre.

Il settimo per me, che ho perso Lapo nel 2006 e conosciuto il BabyLoss Awareness Day  nel 2007.

il primo per molti nuovi neo-genitori in lutto, alle prese con un’assenza che è così insormontabile da sembrare definitiva.

Una data come un’altra per chi non conosce la realtà del lutto in gravidanza e dopo la nascita.

Una data, un giorno, 24 ore. Che senso ha “celebrarla”? Che senso ha ricordare tutti insieme in tutto il mondo i nostri figli fisicamente lontani e conosciuti per un soffio, ma ad oggi amati come e più del primo giorno? Che senso ha rischiare di soffrire, riaprendo le nostre ferite traboccanti di affetto? E ancora, ha senso “intristire” o “spaventare” chi non sa? Ha senso esporsi al mondo come “genitori in lutto”? O sarebbe meglio tacere, chiudersi, sforzandosi di dimenticare il 15 ottobre, il suo significato, l’onda di luce e tutto quanto?